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Giornata mondiale della radiologia 2023 – Cda Tecnici sanitari di radiologia Medica

Giornata mondiale della radiologia 2023 – Cda Tecnici sanitari di radiologia Medica

L’8 novembre, anniversario della scoperta delle radiazioni X da parte di Wilhelm Conrad Roentgen nel 1895, si celebra la Giornata mondiale della radiologia. È un’occasione per mettere in risalto il ruolo della radiologia nel migliorare la cura della persona assistita, evidenziando l’importanza dei professionisti di area radiologica all’interno del contesto sanitario: componenti insostituibili di un team complesso, impegnati nel mantenimento di standard educativi e professionali elevati.
Quest’anno, i Tecnici sanitari di radiologia medica dell’Ospedale Cardarelli, intendono porre l’accento sulla persona oltre l’immagine. “Persona” da intendersi sia come paziente che si
affida al Tecnico sanitario di radiologia medica, sia come il professionista sanitario dietro la macchina. Il Tecnico sanitario di radiologia medica è responsabile della persona assistita
negli atti tecnico-radiologici aventi finalità di prevenzione, diagnosi e terapia. Egli riveste una duplice funzione di cura nei confronti di coloro che si rivolgono all’ospedale, perché li accompagna nel percorso diagnostico e terapeutico e si accerta, con l’ottimizzazione della dose radiante nelle metodiche radiologiche, della loro sicurezza. Il suo ruolo richiede flessibilità, competenza e aggiornamento continuo, ma anche una profonda umanità. La relazione con la persona assistita, infatti, è parte integrante del percorso di cura. In questa ricorrenza celebriamo, dunque, la nostra professione, la sua ricchezza e la sua complessità, che ci richiede di coltivare ogni giorno un ampio spettro di qualità personali e professionali, superando gli standard e i protocolli.
Accogliere la responsabilità professionale con impegno e gratitudine, senza mai dimenticare
l’obiettivo: riconoscere, al di là dell’immagine diagnostica, la persona assistita e il suo valore.

Intanto sta per decollare nella Asl Napoli 1 un progetto di radiologia domiciliare. “L’obiettivo – avverte Franco Ascolese presidente dell’Ordine delle 18 professioni sanitarie Tsrm Pstrp – è soddisfare i bisogni di prestazioni diagnostiche di pazienti fragili che, per le loro condizioni cliniche, non sono in grado di recarsi presso le strutture aziendali per sottoporsi a indagini radiografiche di cui hanno invece bisogno per sciogliere quesiti diagnostici. Pazienti che finora non avevano alcuna offerta alternativa che pagare un’autoambulanza privata e sottoporsi all’esame in un centro diagnostico o in ospedale ovvero ricorrere a una prestazione domiciliare privata non riconosciuta dal nomenclatore della diagnostica convenzionata. Eseguita e refertata la prestazione copia del referto diagnostico verrà inviata al Mdici di medicina generale. Un servizio innovativo va a riempire un vuoto dell’offerta per l’attività ambulatoriale. Le indagini radiografiche effettuabili sono quelle indicate nella Gazzetta ufficiale n. 261 del 9 novembre del 2015 “Linee guida per le procedure inerenti le pratiche radiologiche clinicamente sperimentate (articolo 6 del decreto legislativo n. 187 del 2000. Per consentire questa attività è necessario l’utilizzo di una attrezzatura radiografica mobile di ultima generazione costituita da un apparecchio radiografico mobile ì, cassette radiografiche digitali predisposte per l’invio della immagine radiografica attraverso la rete telematica. E’ dotato inoltre di un sistema di collegamento dati mobile che possa consentire l’invio in tempo reale delle immagini presso l’ospedale di riferimento, dove le indagini vengono validate dal medico radiologo e, successivamente, interpretate e refertate. Il Medico di medicina generale predisporrà la richiesta dematerializzata che verrà inviata al centro di prenotazione dedicato.
Sarà inoltre reso disponibile un numero verde dedicato dove l’operatore Cup inserirà le prenotazioni con una logica territoriale ovvero cercando di organizzare gli appuntamenti in base all’urgenza e all’ubicazione in modo da favorire gli spostamenti e ottimizzare i tempi di risposta. Una volta eseguita e refertata la prestazione, copia del referto diagnostico verrà inviata al Medico di medicina generale via mail. Il Medico di medicina generale potrà eventualmente prendere visione anche delle immagini.

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