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Com, professioni sanitarie escluse: il 20 febbraio confronto a più voci – Il presidente Ascolese: Urge una correzione della norma del 2006

Com, professioni sanitarie escluse: il 20 febbraio confronto a più voci – Il presidente Ascolese: Urge una correzione della norma del 2006


Professioni sanitarie, area specialistica: 6 profili professionali afferenti all’Ordine Tsrm Pstrp sono attualmente esclusi dal calcolo delle Com (Capacità operative massime) delle strutture accreditate, misurate in base alla complessità strutturale, strumentale e di personale di ciascun centro. Dopo aver chiesto un’audizione in Regione e spiegato ai funzionari di Palazzo Santa Lucia le incongruenze della delibera regionale del 2006 n. 491 che esclude i nostri professionisti dai regimi erogativi ai fini delle Com nelle branche specialistiche e diagnostiche (Tecnici di neurofisiopatologia, Ortottisti – presi in considerazione solo nell’area della riabilitazione – Tecnici audiometristi, Tecnici della fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare e Dietisti con l’inspiegabile inclusione solo degli Igienisti dentali) il 20 febbraio prossimo, nell’Aula Tiempo Congressi al Centro direzionale, a partire dalle 15,30, organizziamo un convegno a più voci in cui approfondire e sciogliere questo importante nodo della programmazione.
Il congresso si svolge in collaborazione con Aspat e con il patrocinio di Aiop Campania (Associazione italiana ospedalità privata) e Confindustria Napoli, sezione Sanità. Partecipano Ettore Cinque, assessore regionale al Bilancio, Franco Picarone presidente della Commissione Bilancio, Vincenzo Alaia, presidente della V Commissione Sanità del parlamento regionale, Sergio Crispino, presidente Aiop Campania, Giovanni Severino che guida Confindustria, Sezione Sanità, di Napoli, il presidente di Aspat Pier Paolo Polizzi, Marco D’Acunto segretario regionale Cgil Fp, Roberto Dezio, legale dell’Ordine, Anna Maria Agnese Perretti, medico specialista in Neurofisiopatologia. “Oltre che un’immotivata inversione di tendenza rispetto a tutte le delibere dirigenziali emesse in passato – avverte il presidente dell’Ordine Ascolese – l’esclusione delle nostre professioni dalle Com configura un’evidente forma di compressione dei Lea (Livelli essenziali di assistenza) peraltro solo nel privato accreditato, incidendo in maniera decisiva sulla qualità dell’assistenza. La falla è sorta prima che l’Ordine professionale nascesse (nel 2018) e di fatto discrimina alcuni colleghi. Abbiamo chiesto che quella delibera sia emendata e corretta”. Urge dunque una doverosa modifica dell’impianto della norma del 2006 che la Regione si è peraltro impegnata ad attuare.

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