Accesso Rapido

Dumping sanità privata: finalmente la parola fine.

Dumping sanità privata: finalmente la parola fine.

La Regione Campania ha mantenuto le promesse: la Commissione tecnica incaricata dall’assessorato al Bilancio ha concluso entro il 2023, come da impegni con il presidente Ascolese, il suo lavoro individuando nel contratto Aiop/Aris quello più vantaggioso per i lavoratori che sarà garantito da premialità se adottato dalle strutture accreditate.

“Si tratta dell’auspicato approdo di una vertenza – avverte il presidente Franco Ascolese – che ha visto in prima linea i sindacati del comparto, e segnatamente la Cgil ma anche questo Ordine. Abbiamo, tramite il nostro ufficio legale e con colloqui diretti, sollecitato più volte la direzione generale del dipartimento salute di palazzo Santa Lucia e l’ufficio del personale, a modificare l’impianto della norma che consentiva l’adozione di contratti divers tra uguali configurando una grave discriminazione tra lavoratori con gli stessi profili professionali addirittura all’interno della stessa azienda tra gli accreditati. Abbiamo sostenuto i nostri iscritti e seguito passo passo questa vertenza e come già annunciato avevamo avuto accoglienza di queste istanze con la promessa che la questione dumping sarebbe stata affrontata e risolta. Cosa che è in effetti poi avvenuta”.

Una vittoria he per Valeria Ciarambino, consigliere del Gruppo Misto e Vicepresidente del Consiglio regionale, e Franco Picarone, consigliere Pd e Presidente della Commissione Bilancio, firmatari di un emendamento approvato nella scorsa legge di bilancio regionale per il contrasto al dumping contrattuale. “La soluzione adottata dalla Regione Campania la pone ora all’avanguardia su questo tema. Un impegno verso oltre 12.000 lavoratori della riabilitazione e del sociosanitario, assunto un anno fa per mettere un freno ai contratti con retribuzioni di pochi euro l’ora. Un odioso fenomeno per il quale, nel garantire un servizio essenziale per i cittadini, professionisti ed operatori che effettuano le stesse prestazioni possono percepire retribuzioni con differenze anche del 40% ed una perdita di diritti consistenti”.

Completato il lavoro della commissione tecnica, ora la Regione potrà procedere a dare attuazione alla norma con l’attribuzione di una premialità alle imprese sanitarie private che applicano il contratto collettivo di lavoro più favorevole.

Condividi:
No Comments

Sorry, the comment form is closed at this time.